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Il Piano di Sviluppo 2015-2020 per lo Smaltimento dei Rifiuti in Toscana aveva come obiettivi principali quelli di raggiungere entro il 2020 il 70% nella Raccolta Differenziata dei Rifiuti a livello regionale, di portare al 20% il volume di recupero energia (termovalorizzatori) dai rifiuti prodotti, ed infine abbassare a circa il 10% il conferimento dei rifiuti urbani nelle discariche.
Il Piano della Regione Toscana presentato nel 2014 prevedeva l’aumento delle capacità di "riciclo", la diminuzione degli impianti per lo stoccaggio dei rifiuti e la riduzione del numero di Termovalorizzatori attivi in Toscana da 9 a 7.
Purtroppo, al gennaio 2023, molti degli obiettivi del piano 2015-2020 non sono stati ancora raggiunti, ed il nuovo piano della Regione Toscana sulla gestione e smaltimento dei rifiuti non è ancora stato presentato.
Mentre sul fronte del numero di Termovalorizzatori attivi in Toscana la riduzione è stata molto rilevante, in quanto attualmente gli impianti attivi sono solo 4, ossia:
Termovalorizzatore di Montale (Pistoia) ed il Termovalorizzatore di Livorno, dei quali sarebbe prevista la chiusura nel 2024 / 2025;
Termovalorizzatore di San Zeno (Arezzo) ed il Termovalorizzatore di Poggibonsi (Siena), gli unici 2 che dovrebbero rimanere in funzione in Toscana a partire dal 2026.
Questa situazione, piuttosto sbilanciata nel Sud della Toscana, a detta di molti operatori del settore potrebbe far lievitare i costi di raccolta rifiuti soprattutto nelle provincie del centro-nord della Toscana e, probabilmente, incrementare i volumi dei rifiuti destinati alle discariche e/o termovalorizzatori fuori Toscana.
La Toscana negli anni si è dimostrata Regione tra le più virtuose per la raccolta differenziata ed il riciclo, nonchè sede di molte importanti aziende attive nello smaltimento dei rifiuti, anche di tipo industriale, che hanno costantemente investito in innovazione, ponendo sempre maggiore attenzione alla tutela dell'ambiente (minor impatto ambientale) ed all'ecologia.